Erschossener 1
Uomo ucciso a colpi di pistola I
1988 100 cm x 140 cm Catalogue Raisonné: 669-1
Olio su tela
I due dipinti Uomo ucciso a colpi di pistola I and 2 [CR: 669/1-2] mostrano Andreas Baader morto. Era stato arrestato in quanto co-fondatore dell’organizzazione terroristica della Frazione Armata Rossa nel giugno del 1972. Le immagini sono basate su delle fotografie della polizia che mostrano le circostanze della scoperta dei suicidi commessi dai componenti della Frazione Armata Rossa nella prigione di Stammheim a Stoccarda nel 1977.
Il corpo di Andreas Baader, sdraiato a terra diagonalmente, occupa il quadro di formato orizzontale Uomo ucciso a colpi di pistola I . Mentre il braccio destro è steso lungo il corpo, il sinistro è riverso su un lato. Il collo sembra allungato, la bocca è leggermente aperta. Del sangue che gli esce dalla testa è rappreso per terra. L’arma e gli altri oggetti sparsi attorno alla testa sono difficilmente riconoscibili. I pantaloni neri contrastano violentemente con il viso pallido e con gli oggetti bianchi che gli stanno attorno e che spiccano sul pavimento grigio.
Sebbene il primo dipinto sia simile alla foto di partenza per il dettaglio scelto e per lo sfocato moderato, in Uomo ucciso a colpi di pistola II [CR: 669-2] lo sfocato più accentuato fa apparire Baader etereo. I confini tra figura e sfondo non sono più visibili. Il viso di Baader non è più riconoscibile senza avere ulteriori informazioni. L’angolo di vista dello spettatore è leggermente cambiato e nonostante un forte ingrandimento, non si vedono altri dettagli.
In entrambe le versioni del dipinto il braccio accasciato rivela che la persona è morta, perché mostra la perdita di controllo delle membra. La posizione ricorda ad esempio le raffigurazioni della Pietà o il quadro di Jacques-Louis David La morte di Marat. Questi riferimenti storici sottolineano la centralità della morte in questo ciclo.
Gerhard Richter descrive il processo di creazione della serie in questi termini: 'Ho dipinto quello che non si poteva dipingere. I morti. All’inizio, volevo più che altro riprendere l’intero problema, rappresentare la realtà di quel periodo. Avevo tendenza a pensare in grande, a un lavoro che inglobasse tutto il contesto storico. Ma poi le cose sono andate diversamente, sono andate in direzione della morte, soggetto non incompatibile con la pittura, al contrario, perché la morte e la sofferenza sono da sempre un tema artistico'1
I quadri di Gerhard Richter sulla morte dei membri della Frazione Armata Rossa causarono scandalo, così come la pubblicazione delle fotografie sul giornale tedesco Stern nell’ottobre del 1980. Nonostante ciò, secondo Richter, le reazioni furono differenti: 'Direi che le fotografie provocarono un sentimento di orrore, mentre le pitture – pur con lo stesso tema – provocarono dolore. Questo si avvicinava molto a quello che volevo trasmettere.'2 L’adattamento artistico fatto da Gerhard Richter crea una distanza dagli eventi e permette allo spettatore di riflettere sulla morte dei terroristi senza giudicare e senza dover prendere posizione.
1 In conversazione con Jan Thorn-Prikker riguardo a18 Ottobre 1977, 1989 in: Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961-2007, Thames & Hudson, London, 2009, p. 227.
2 Ibid., p. 229.
Note redatte dal team editoriale.
The Museum of Modern Art (MoMA), New York, USA
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