Il dipinto orizzontale rappresenta un tavolo di design con un piano bianco e le gambe scure.La metà superiore dello sfondo è di un grigio chiaro, mentre quella inferiore di un grigio più scuro. Il centro del quadro è dipinto tramite movimenti circolari con un diluente per vernici.
Rispetto al tavolo, dipinto in maniera fedele, lo sfondo è trattato in una maniera più gestuale, il che dimostra un’intenzione diversa. Le parti trattate con il diluente per vernici sono diverse da quelle dipinte con della pittura più densa e sembrano essere state raschiate in alcuni punti per far riemergere i toni più chiari dello sfondo. Dei tocchi di pittura chiara e scura emergono qua e là sulla tela.
Gerhard Richter descrive così la nascita di questa pittura: 'La foto di Tavolo proviene, credo, da una rivista di design italiano di nome Domus. Ho iniziato a dipingerla, ma non ne ero soddisfatto e l’ho cancellata con della carta da giornale. Si possono ancora vedere le tracce del giornale laddove ha aderito alla tela ancora fresca di pittura. Ma il quadro mi piaceva ancora di meno e ho deciso di ricoprirlo di pittura. D’un tratto ha preso un nuovo aspetto che mi piaceva e ho avuto la sensazione che non lo dovessi più toccare, anche se non so bene perché. '1. Nel quadro Tavolo si riconosce già uno dei modi più caratteristici del procedere di Gerhard Richter: l’approccio critico verso le sue opere consiste nel ricoprire di pittura quelle tele che non lo soddisfano appieno.
Tavolo può essere associato a Stendino pieghevole [CR: 4] per la scelta di un oggetto di uso quotidiano come motivo del quadro e per essersi basato su di una foto pubblicitaria. In entrambi i casi il tema può essere interpretato come una riflessione sulla pubblicità nell’economia di mercato della Repubblica Federale Tedesca, in antitesi con la situazione della Germania dell’Est che Richter aveva lasciato l’anno prima.
Mentre lo stendino pieghevole restava un oggetto alla portata di tutti, il tavolo era invece un oggetto di design della marca italiana Gardella. Delle tre immagini pubblicate su Domus, Richter ha scelto quella che mostrava la parte superiore del tavolo; il sofisticato design della base del tavolo, enfatizzato nelle altre foto, non sembrava interessarlo.
Nonostante Tavolo non sia la prima opera eseguita nel 1962, Richter l’ha scelta per essere la prima del suo catalogo ragionato: ' Volevo ripartire da capo dopo il periodo trascorso in Germania dell’Est e dopo i numerosi quadri che avevo già dipinto all’Ovest, tra cui diverse foto-pitture. Inaugurare il catalogo con Tavolo significava tirare una linea sulla produzione passata.'2 Tavolo ha segnato dunque un momento di svolta nella carriera di Richter.
Il quadro inizia con la rappresentazione figurativa di un tavolo. Ricoprendolo parzialmente di pittura, Richter nasconde in parte questo aspetto figurativo avvicinandosi agli effetti di sfocato delle opere successive. Il quadro anticipa dunque l’altro motivo artistico che, insieme alla figurazione, avrà un ruolo fondamentale nel suo lavoro: l’astrazione.
1 Commenti su alcune opere, 1991 in: Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961-2007, Thames & Hudson, London, 2009, p.259.
2 Ibid.
Note redatte dal team editoriale.
Christie's, London, UK: 04 dicembre 1996
| £ 249,000 | |
| USD 415,207 |
(Collezione privata destinata in prestito)
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