Queste vedute di città, raramente esposte, numero 224 del catalogo ragionato [CR: 224/6-10, 17-18], condividono tutte una caratteristica: il soggetto è ridotto a poche sfumature di grigio che ricordano piuttosto l’effetto creato dagli stencil.
Queste vedute di città non mostrano tracciati urbani come nelle viste aeree [CR: 171, 175-177-3, 249-251], né hanno lo stesso impianto geometrico dei dipinti basati sui modellini d’architettura [CR: 217-219]. Questa serie mostra delle case addossate l’una sull’altra. La diversità degli edifici mostra la struttura di una città che si è ingrandita negli anni.
Le forme architettoniche sono state semplificate dall’artista. Richter accosta campi di pittura grigia a pennellate veloci e dense, evitando qualsiasi dettaglio.
Nonostante l’uso della prospettiva ciò che colpisce lo spettatore è l’uso di un forte contrasto: le parti più chiare si staccano dalla tela, mentre quelle più scure si fondono insieme. L’effetto di prospettiva così ottenuto sembra essere più importante del soggetto stesso del quadro.
Gerhard Richter afferma che questa serie di quadri solleva innanzitutto la questione delle qualità pittoriche e che il fatto di identificare il luogo è meno importante: : 'città e montagne viste dal cielo (l’abbandono del concetto di motivo interessante e della pittura illusionistica; una chiazza di pittura deve restare una chiazza di pittura e il tema scelto non deve avere un messaggio né permettere alcuna interpretazione).”1
1 'Work Overview', 1968 in: Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961-2007, Thames & Hudson, London, 2009, p. 53
Note redatte dal team editoriale.
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