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Keyword: Cage

Si è detto molto impressionato dalla Conferenza sul niente di John Cage, che ad un certo punto afferma: 'non ho niente da dire e lo sto dicendo'. Come ha interpretato quindi questo paradosso, e in che modo questo si pone rispetto al suo desiderio di evitare grandi asserzioni dichiarative con il suo lavoro?
Pensavo che l'origine fosse la stessa del modo in cui Cage utilizza il concetto del caso: qualcosa che non possiamo conoscere, e di cui non possiamo parlare più di tanto, in un senso filosofico molto classico: '.so di non sapere.'.

MoMA Interview with Robert Storr, 2002, 2002 SOURCE
Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961–2007, Thames & Hudson, London, 2009, p. 14

Tornando a quanto detto sulla fotografia come fonte per i lavori pittorici, sulla gamma di scelte che lei ha avuto, e sulla diversità della sua selezione, lei si riferiva alle procedure di arbitrarietà utilizzate da Cage come ad un modello?
Cage è molto più disciplinato. Ha fatto del caso un metodo, e l'ha utilizzato in modo costruttivo. Io non ho mai fatto una cosa del genere. Tutto è un po' più caotico per quel che mi riguarda.

Caotico nel senso di più arbitrario o di più intuitivo?
Forse più intuitivo. Credo che Cage sapesse di più quello che stava facendo. Potrei sbagliarmi del tutto, ma questa era la mia impressione.

MoMA Interview with Robert Storr, 2002, 2002 SOURCE
Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961–2007, Thames & Hudson, London, 2009, p. 14

E che cos'è che collega Vermeer, Palladio, Bach, Cage?
E 'quella stessa qualità di cui ho parlato. Non è né artificiosa, né sorprendente o
intelligente, non è sconcertante, non è spiritosa, non è interessante ne cinica, è quella cosa
che non può essere pianificata e probabilmente non può nemmeno essere descritta. E 'solo
bella.

Non ho niente da dire e lo dico, Conversazione tra Gerhard Richter e Nicholas Serota, primavera 2011, 2011 SOURCE
Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961–2007, Thames & Hudson, London, 2009, p. 14

Sarebbe giusto dire che per voi Fluxus ha innescato una sorta di rinascita della pittura?
Sì, palese, ma in termini di immagini è stato Pop Art con ist nuovi motivi di immagine.
Sicuramente Fluxus ha introdotto una nuova dimensione, un senso di scorrettezza e di follia.
Quello era affascinante. Tali performance in Aachen e Dusseldorf, da Cage, Paik, Beuys, e
molti altri - non le ho piu’ sperimentate.

Su Pop, Oriente e Occidente, e Alcune Origini delle Fotografie. Uwe M. Schneede in Conversazione con Gerhard Richter, 2010 SOURCE
Gerhard Richter: Text. Writings, Interviews and Letters 1961–2007, Thames & Hudson, London, 2009, p. 14