Un giradischi visto dall’alto è posato per terra. Leggermente decentrato verso l’angolo della stanza, è circondato da cavi e da prese. L’etichetta bianca del disco in vinile attira l’attenzione attraverso il coperchio trasparente.
Il quadro raffigura il giradischi di Andreas Baader, membro del gruppo terroristico della Frazione Armata Rossa, nella cella della prigione di Stammhein a Stoccarda. È stato dipinto sulla base di una fotografia fatta dalla polizia.
Giradischi fa parte del ciclo 18 ottobre 1977 e fa riferimento alla figura di Andreas Baader. Sia Giradischi che Cella [CR: 670], dipinto raffigurante principalmente la libreria di Baader, sono dotati delle stesse caratteristiche di un ritratto perché entrambi mostrano degli aspetti personali del carattere del terrorista e sono in antitesi rispetto alle immagini della sua morte nei quadri Uomo ucciso a colpi di pistola I and 2 [CR: 669/1-2].
Mentre nella fotografia d’origine si poteva leggere che tipo di musica ascoltava o che libri leggeva, questi dettagli vengono rimossi dai quadri di Richter tramite lo sfocato. I dipinti non ci rivelano dunque nulla su Andreas Baader come uomo.
Il fatto che il detenuto avesse un giradischi in cella da adito a molte congetture. Da una parte i prigionieri della Frazione Armata Rossa erano tenuti in isolamento per lunghi periodi duranti i quali l’ascoltare musica doveva costituire una delle principali attività. Dall’altra il giradischi può fare riferimento al fatto che i detenuti rimaneggiavano i cavi degli apparecchi elettrici per comunicare tra le celle.
In questo quadro il giradischi è raffigurato spento. L’immobilità resa in pittura e il fatto che il giradischi non sarà mai più usato dal suo proprietario, simboleggiano la sua morte.
La natura morta assume ancora di più un valore di memento mori se si pensa che la pistola utilizzata da Baader per uccidersi era molto probabilmente nascosta dentro alla scatola del giradischi.
Note redatte dal team editoriale
The Museum of Modern Art (MoMA), New York, USA
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